Dopo Cesare deve morire e la vittoria dei fratelli Taviani nel 2012, la presenza del cinema italiano al festival del cinema di Berlino si era limitata alle sezioni collaterali, pur vedendo partecipare nel 2013 Giuseppe Tornatore e nel 2014 diversi nomi noti come Gianni Amelio, Marco Bechis e Edoardo Winspeare.
L’impresa di essere selezionato per il concorso principale è riuscita invece quest’anno al film d’esordio della regista romana Laura Bispuri dal titolo Vergine Giurata, tratto dall’omonimo romanzo della scrittrice albanese Elvira Dones. Storia al femminile, intensa e dolorosa, con protagonista, tra gli altri, la brava Alba Rohrwacher e ambientato tra l’Albania e l’Italia.
Altro film d’esordio presente alla Berlinale 2015 sarà Cloro del romano Lamberto Sanfelice, che con la storia di Jenny, ragazzina che sogna di diventare campionessa di nuoto sincronizzato, esordisce nel lungometraggio dopo alcuni corti già apprezzati in diversi festival internazionali. Cloro è stato selezionato anche per la sezione World Dramatic Cinema del Sundance Film Festival, in programma dal prossimo 22 gennaio, e arriverà a Berlino nella sezione Generation, dedicata al cinema con tematiche giovanili.
Doveroso infine, l’omaggio della Berlinale a Francesco Rosi, scomparso a 92 anni lo scorso 10 gennaio. Regista politico e politicamente impegnato, Rosi viene ricordato nelle parole del direttore della Berlinale Dieter Kosslick come straordinario uomo di cinema, le cui opere “sorprendono ancora oggi con una forza esplosiva”. Al grande regista napoletano la stessa Berlinale aveva dedicato una retrospettiva nel 2008 e lo ricorderà nel 2015 con una proiezione speciale di Uomini Contro, film sull’orrore e l’assurdità della guerra raccontati attraverso un episodio della prima guerra mondiale, con uno straordinario Gian Maria Volontè nei panni del tenente Ottolenghi.